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I vivi e i morti è un film del 1960 diretto da Roger Corman.

Trama[]

Il giovane Philip Winthrop si reca alla dimora degli Usher, una magione desolata circondata dalla palude, per chiedere in matrimonio la sua fidanzata Madeline Usher.

Contrario alla loro unione è Roderick, il fratello di lei che racconta di antiche maledizioni che gravano sulla sua casa e sulla sua famiglia.

In seguito Madeline muore e viene sepolta nella cripta di famiglia. Il giorno seguente, mentre Philip sta per far ritorno a Boston, il maggiordomo si lascia sfuggire che Madeline soffriva di catalessi.

Philip corre ad aprire la bara di Madeline e la trova vuota: la donna, completamente impazzita, è uscita dalla tomba per vendicarsi del fratello, il quale l'ha fatta seppellire nonostante sapesse che non era morta.

Philip tenta di fermare Madeline, la quale uccide Roderick e causa un incendio che porta la casa a crollare su se stessa.

Philip riesce appena in tempo a fuggire.

Note[]

Tratto dal racconto La caduta della casa degli Usher, è il primo film della serie di Corman ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe e costituisce l'inizio della sua collaborazione con Vincent Price e lo sceneggiatore Richard Matheson.

Gli altri film di Corman basati sui racconti di Poe, sono: Il pozzo e il pendolo (1961), Sepolto vivo (1962), I racconti del terrore (1962), I maghi del terrore (1963), La città dei mostri (1963), La maschera della Morte Rossa (1964), La tomba di Ligeia (1964).

Il film, che esordì sugli schermi il 22 giugno 1960, costò circa 270.000 dollari e ne incassò più di un milione. Gli esterni furono filmati sulle Hollywood Hills (Los Angeles), mentre gli interni al Raleigh Studios - 5300 Melrose Ave., Hollywood, (Los Angeles).

La landa "malconcia" che percorre Mark Damon si trovava in realtà sulle colline di Beverly Hills dopo che erano state devastate da un incendio. Corman aveva sentito dell'incendio alla radio e si era precipitato là il giorno dopo con la crew per filmare.

Corman era venuto a sapere che c'era un vecchio edificio nella Orange County che doveva essere demolito. Ottenne il permesso di girare e di dargli fuoco alla fine delle riprese, in modo da poter filmare anche l'incendio.
Tali riprese vennero così bene che furono utilizzate non solo per il finale di questo film, ma anche per gli altri film successivi tratti dai racconti di Poe.

Notevoli  i dipinti realizzati da Bert Schoenberg che vestono i muri della villa, realizzati in uno stile che richiama, in qualche modo, "L'urlo" di Munch.

Nel 2005 il film venne scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America.

Locandina[]

Vivi e morti locandina

La locandina originale del film

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