L'ultimo uomo della Terra è un film del 1964 diretto da Sidney Salkow e Ubaldo Ragona.
Il film è tratto dal romanzo Io sono leggenda di Richard Matheson.
Trama[]
Il dott. Robert Morgan è l'ultimo sopravvissuto di una tremenda epidemia che ha sterminato l'intera umanità. Per qualche strano motivo egli è immune al virus. La sua solitudine è però legata al periodo diurno della giornata. Dopo il tramonto infatti, le vittime della malattia escono dalle loro tombe e vanno a caccia di sangue, minacciando la vita e la sanità mentale dell'ultimo uomo sulla terra. Di giorno, il dott. Morgan, divide le sue attività tra il lavoro in laboratorio per scoprire un vaccino efficiente e il rogo dei cadaveri, unico modo per fermare i non-morti.
Quando Morgan trova una spaventata Ruth Collins, vittima della malattia, egli la cura trasformandola nell'ultima speranza per il futuro del pianeta. Infatti il film si chiude con l'assassinio in una chiesa di Robert Morgan da parte di un gruppo di uomini parzialmente contaminati (come lo era Ruth), rimasti a lungo nascosti, che lo uccidono in quanto vedono in Morgan un "diverso".
Differenze con il libro[]
- Il protagonista si chiama Robert Neville, non Robert Morgan.
- Nel libro il protagonista si suicida, nel film viene ucciso.
Note[]
Gli esterni furono girati in varie località di Roma, tra le quali:
- Il quartiere dell' EUR
- Lo stadio Flaminio
- Il Foro Italico
- Il Cimitero Flaminio
- Piazza della Balduina
- Il Ponte Flaminio
- I colli della Farnesina
Dallo stesso romanzo sono anche stati tratti:
- 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (The Omega Man) (1971), di Boris Sagal con Charlton Heston.
- Io sono leggenda (I Am Legend) (2007), di Francis Lawrence con Will Smith.